Case di Venezia: poesie dai muri

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Era chiusa da tempo questa casa, che ora misteriosamente scintilla con i suoi finestroni a vetro e piombo, sul Rio de Malcanton. Lo sguardo di chi entra in Venezia ci sbatte contro abbagliato e comincia ad assaporarne l’Orientalita’.
Poco più in la’, a Dorsoduro, uno dei figli ultimi e illustri della città, il poeta Diego Valeri, nato fuori Venezia ma non per questo meno veneziano, e’ ricordato dal muro della casa dove ha vissuto, al civico 2448, con un pensiero, inciso nella pietra, di meravigliante e malinconica bellezza, che dai muri traspira ed ha in comune con quelle vetrate, per meta’ aperte, la luce e la fragilità.

” Qui c’è sempre un poco di vento
a tutte l’ore di ogni stagione
un soffio almeno un respiro
qui da tanti anni sto io ci vivo
e giorno dopo giorno scrivo
il mio nome sul vento”

Diego Valeri 1975 – Comune di Venezia 1979

Informazioni su francescarocchi

Sono giornalista medico-scientifico. Attualmente lavoro come medico di controllo per l'Inps. Sono appassionata di natura ed ambientalista della prima ora. Sono anche molto amante della musica, di jazz in particolare. Il mio "Uomo-mito" è Piero Angela.
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